USO PALLIATIVO DEGLI INOTROPI NELL'INSUFFICIENZA CARDIACA IN FASE TERMINALE

In media, l'1% della popolazione di età superiore ai 40 anni presenta uno stadio iniziale di insufficienza cardiaca e questa percentuale raddoppia ogni 10 anni fino a raggiungere il 10% nelle persone di età superiore ai 70 anni. Ciò implica il grande impatto della malattia in termini di incidenza e prevalenza; attualmente colpisce più di 6 milioni di adulti negli Stati Uniti e si prevede che 8 milioni di pazienti ne saranno affetti entro il 2030.Nel corso della vita di un paziente affetto da insufficienza cardiaca, sono spesso necessari una serie di trattamenti complessi e invasivi, che però negli stadi avanzati della malattia sono meno efficaci.Una revisione delle linee guida dell'American College of Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) enfatizza la terapia inotropa palliativa come parte di un piano generale per migliorare la qualità di vita in questo gruppo di pazienti. Ciò rappresenta una sfida importante che ci distoglie dall'obiettivo principale di questi farmaci, ed è per questo che in questa revisione proponiamo che i farmaci inotropi abbiano un posto come trattamento palliativo nell'insufficienza cardiaca in fase terminale.