Una storia dell'assurdo

È intorno alle definizioni dell'Assurdo che si è costruita l'esistenza di Elohim Bilam, come un racconto di mille e uno fatti che hanno plasmato il suo modo di essere, di ragionare e di accettare il fatalismo della vita, unendosi così a Camus nella sua definizione di assurdo. L'autore è solo lo scriba di questa vita affascinante che il vecchio ha percepito come una serie di piccole vite innescate da atti assurdi che molti altri non avrebbero percepito. Non è una biografia, né una successione di episodi divertenti o drammatici, sono solo i misteri del nostro imprevedibile destino di cui prendiamo coscienza solo alla soglia di questo passaggio verso l'immateriale, senza possibilità di ritorno. Questo romanzo non è filosofico, è solo la valutazione di questi atti mancati e di questo istinto di sopravvivenza che ci permette di perseguire un cammino che, qualunque sia la nostra ricchezza, materiale e intellettuale, ci porta verso un nulla che le religioni chiamano Paradiso...