Du er ikke logget ind
Beskrivelse
inutile costruire muri intorno a noi, se poi siamo fragili dentro.Dopo il crollo del muro di Berlino, il cammino dell'umanit sembrava ricevere un nuovo slancio verso una pace pi diffusa e una maggiore cooperazione fra popoli. A distanza di pochi anni, invece, il crollo delle Torri gemelle sembra aver bloccato questo processo, assumendo una valenza simbolica che legittima il mantenimento dei muri gi eretti sull'esempio di quello costruito a Berlino nel 1961, nonch la costruzione di nuove barriere. Fin dall'antichit , infatti, le mura fortificate simboleggiano potenza e ricerca di sicurezza. Esse, tuttavia, ostacolano il movimento, la comunicazione. Un muro rappresenta, spesso, l'incomunicabilit tra persone. Una barriera non pu risolvere problemi complessi come pandemie, carestie o cambiamenti climatici. Il muro rappresenta semplicemente la nostra bieca necessit di avere un'identit solida, che ci faccia sentire diversi e migliori degli altri, che nasconda le nostre fragilit . I muri di protezione possono essere una necessit o la materializzazione di una paura. Evidenziano in ogni caso una realt triste, un mondo - o una comunit - in cui la convivenza pacifica non sembra possibile. Ma questi muri proteggono solo i privilegiati dagli emarginati, o anche i deboli dai prepotenti? Basta invocarne l'abbattimento per risolvere i problemi che hanno indotto ad erigerli, o si rischia di spianare la strada ad una violenza pi concreta ed incontrollata?