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Beskrivelse
Questo copione teatrale, che oggi pubblico nella mia traduzione in lingua italiana, mi richiama un aneddoto personale che voglio narrarvi. Nel 2006 presi parte al Festival Internazionale "Science on Stage", che si tiene al CERN di Ginevra, interpretando in lingua inglese il Monologo di Mendeleev, da me appositamente scritto per la rappresentazione teatrale "The Magic Elements-A chemical show".
Il dramma era stato scritto in lingua inglese da due colleghe, Valentina Devoto e Ivana Cocco, e realizzato in collaborazione con l'I.T.C.G. "E. Mattei" di Decimomannu, l'I.T.C. "Giua" e l'Universit? di Cagliari.
Le mie colleghe, due valide insegnanti di chimica, concepirono lo spettacolo, per rafforzare le cognizioni acquisite dai loro studenti, come una dimostrazione delle propriet? di certi elementi chimici e come un omaggio alla personalit? del grande scienziato russo Mendeleev, cui si deve riconoscere il merito di avere elaborato, nei tempi passati, la migliore Tavola Periodica degli elementi chimici in natura.
Per migliorare lo spettacolo e perfezionarlo da un punto di vista teatrale, poich? nell'Istituto Mattei, da anni intrattenevo, nel pomeriggio, dei corsi di teatro, mi invitarono a collaborare con loro.
Io accettai con entusiasmo il loro invito e gli suggerii di aggiungere nello spettacolo la figura dell'autore della Tavola Periodica. L'idea piacque alle due colleghe ma loro non si sentivano in grado, oppure non vollero rimaneggiare il copione in tal senso. Allora mi misi io a scrivere un monologo da inserire all'inizio dello spettacolo. Loro lo chiamarono "Prologo", anche se io preferisco attribuirgli il titolo di Scena Prima, facendo slittare cos? la numerazione originaria delle scene scritte da loro due.
Vorrei fare ai lettori alcune raccomandazione, soprattutto a coloro che decidessero di mettere in scena lo spettacolo. ? indispensabile che a presiedere lo spettacolo siano chiamati uno o pi? esperti di chimica; ci? alfine di evitare disastri in palcoscenico. Ripeto: non ? consigliabile allestire questo spettacolo senza l'ausilio di un chimico, esperto in reazioni chimiche. La materia ? pericolosa.
Personalmente, se decidessi di mettere in piedi lo spettacolo lo spettacolo che rappresentammo al CERN di Ginevra in quel lontano 2006, oltre ad avvalermi della consulenza di uno pi? chimici, mi rileggerei una letteratura di base, fondamentale per entrare al meglio dentro i segreti della chimica e dentro lo spettacolo. In particolare mi rileggerei "Il sistema Periodico di Primo Levi"; poi darei uno sguardo approfondito alla "Piccola cosmogonia tascabile" di Raymond Queneau; e non disdegnerei di rileggere con attenzione l'opera poetica di Mario Markus: "Chemical poems. One on each element".
Un'ultima avvertenza utile al regista. Nello spettacolo rivestono un'importanza fondamentale le luci e le musiche. Per quanto riguarda le prime ho tradotto in linguaggio teatrale le indicazioni originarie e le ho inserite nel corpo del testo; per quanto riguarda le secondo, ho preferito levarle; ? una scelta personale del regista e non voluto vincolarlo con le musiche che vennero scelte dalle mie colleghe. Ad ogni buon conto riporto di seguito le musiche che figuravano nello spettacolo rappresentato a Ginevra: Borodin - Ouvertur; Tschaikowsky-Danse de la F?e Drag?e; M. De Falla - El Sombrero de tres Picos; Articolo 31 - Domani smetto; Carl Orff - Carmina Burana; M. Ravel - Bolero; T. Leher, A. Sullivan; Tschaikowsky-Danse Russe Tr?pak; Borodin - Uletaj na kryl jach vetra.
In appendice ho riportato il mio monologo, nella lingua originale in cui l'ho composto.