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Beskrivelse
Estratto: ...che era in lui duplice effetto di educazione e di natura, sentivo nella mia dolcezza la dolcezza sua. Non so fino a quando sarebbe durata l'estasi di quella visita se l'orologio suonando non ci avesse ammoniti che il tempo passava. -Signore Iddio-fece Orsola-come e tardi Ci accomiatammo sorridendo, un po' trasognati, come presi da un incanto. Prima di uscire dal giardino Egli si accosto a un cespo di rose carnicine e staccandone un fiore me lo porse. -E la rosa della mia bisavola-disse. Non vidi la strada del ritorno. Pietro ci aspettava dieci passi fuori della porta, guardando ora a destra ed ora a sinistra con una mano sul fianco, perche non era mai capitato un ritardo simile. Quando ci vide tutti e tre, mise fuori un gran sospiro di sollievo. -Di che cosa temevi, buon Pietro? l'orco non c'e piu. -Temere bisogna sempre. Cosi rispose Pietro che rappresentava in casa mia il senno e la prudenza e forse per non lasciar svanire l'effetto del consiglio, durante gli ozi del pomeriggio festivo, racconto ad Alessio la favola del lupo che si era messo una pelle di pecora per poter penetrare nell'ovile. -Pietro-gli dissi ridendo-tu sei pessimista. A udirti bisognerebbe diffidare del mondo intero. -Gli uomini sono cattivi, signora. -Tutti? -Tutti un poco e a certe ore. Mi affrettai a togliere dalla testina di Alessio questa affermazione recisa dicendogli che gli uomini sono sempre buoni purche il vogliano. Io ne ero tanto persuasa Parlai, giuocai e risi con Alessio durante il resto del giorno. Verso sera caddero quattro goccioline di pioggia che ci impedirono di scendere in giardino. Alessio allora ando in cucina dove l'Orsola stava preparando certe conserve di suo gusto ed io mi posi al cembalo. Da quanto tempo non me ne occupavo piu Le cartelle di musica si trovavano in un grande disordine. Non sono mai stata una esecutrice di molto valore, avendo piuttosto disposizione per il canto che per la musica, ma conoscevo...