Du er ikke logget ind
Beskrivelse
Estratto: ...mondo tiene sempre in discorso e in se col guardo volto. Che dica bene o male, o male o bene, di questa cosa non mi curo molto. De' bacelloni han delle sciocche pene, ma i scempi non gli curo e non gli ascolto. L'invidia e l'ignoranza puo contendere, ma il mondo e per meta sempre da vendere.- 89 Dalle commedie e da romanzi nuovi traea gran parte de' suoi bei riflessi. Nelle pubbliche piazze e ne' ritrovi, nelle botteghe, e tra birri e tra messi, si fanno ciarle intanto, e par che provi ognun che il caso nato ben non stessi, che buona cosa avea Terigi fatta e che Marfisa era una bella matta. 90 Di Filinor la voce universale dicea ch'egli era un cavalier briccone. Ei va pensando riparare al male: sfida Terigi con un cartellone; che scelga il campo e l'arma; che a mortale duello il vuol per la riputazione. Terigi, grasso, pigro e piccoletto, fu per morir quando il cartello ha letto. 91 L'onor non vuol che tardi alla risposta, ne che ricusi la disfida certo; ma se guarda alla trippa mal disposta e ascolta il cor, si ritrova diserto. Chiama il prete Gualtieri: -Deh t'accosta, - dicendo, ed il cartel gli dava aperto. Don Gualtier legge. Il caso del duello non vo' dirvi per or, ch'e troppo bello. FINE DEL CANTO SETTIMO CANTO OTTAVO ARGOMENTO. Il duello non segue per la mente di don Gualtier. Marfisa e screditata. La corregge Ermellina. Agiatamente Gano sen muore in forma inaspettata. Bandito e Filinor: resta furente Marfisa e fuor di modo disperata. A Turpino arcivescovo Ruggero chiede di porla a forza in monastero. 1 De' costumi del secol predicava il fraticel, se vi ricorda, ho detto. Pulitamente ogni punto toccava dell'andazzo vizioso maledetto. Nel suo quaresimal non si trovava sermon che fosse, come quel, diretto, della gola, dell'ozio e degli amori. Le costure scuoteva agli uditori. 2 Delle miglior cucine di Parigi, de' miglior letti e...