La farfalla che non volava più

Il commissario Angelo Della Morte un personaggio scomodo per i suoi superiori, politicamente scorretto e refrattario all'autorit , intende la giustizia a modo suo, ama ripetere che lui al servizio della giustizia e non della legge e che la legge molte volte ingiusta, mentre la giustizia sempre giusta.Si cruccia per il nome che gli hanno dato i suoi genitori che abbinato al cognome a lui sembra macabro; "marepatico", non pu vivere lontano dal mare.Opera in una citt immaginaria dell'Italia centrale e vive in un casotto di pescatori ristrutturato, la cittadina si chiama Porto Romano e di solito tranquilla e non succede mai molto.Sotto questa apparente calma per si cela una societ marcia, fatta di traffici e collusioni tra politica e criminalit .Il commissario ha una visione tutta sua della vita, in particolar modo, e in ordine di importanza, vede di malocchio chiunque porti una divisa, sia pure di vigile urbano, a seguire i politici, e per ultimi i preti, forse retaggio della sua origine toscana. un buongustaio, gli piace mangiare bene e bere bene, ma non regge l'alcol, inoltre un donnaiolo impenitente.Essendo maremmano di origine, quando si arrabbia condisce i discorsi con espressioni tipicamente toscane vicine alla bestemmia, ma che non hanno nessuna intenzione di offendere la religione o la fede altrui. L'apparente tranquillit della cittadina viene interrotta dal rapimento di un'adolescente, un delitto e il rapimento di una seconda adolescente.Le indagini che lo porteranno a scoprire l'assassino - o gli assassini - saranno serrate e molto intricate e porteranno alla luce tutto il marciume della citt .