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Beskrivelse
Nell'afa del meriggio Mario sollecitava colla frusta il grasso cavallo. La strada, larga e dritta, in quell'incendio di sole sembrava confondersi col tremol o dell'aria, entro la quale la polvere, sollevandosi, metteva tratto tratto una nebbia giallognola. Il caldo era soffocante. L'ombra, ritiratasi sotto gli alberi, ne allargava la base dei tronchi, e l'erba appariva sporca sui margini dei fossi, mentre nella strada solitaria il solco dei veicoli e l'orma dei piedi si vedevano sino molto lungi, profondi quanto nel fango. Non s'incontrava anima viva. Solo il coro delle cicale, nascoste fra le fronde, seguitava a cantare con tale monotonia, che vi si sentiva sotto l'oppressione del silenzio. Poi qualche uccello, staccandosi dalla cima di un albero, sembrava gettare un lieve strido d'impazienza, e passava rapido nel sole. La vecchia e larga carrettella era gi tutta bianca. Mario, abbandonato sull'alto dossale, cogli abiti scottanti e le redini lente, si era calcata la cappellina di paglia gialla sugli occhi, e ogni tanto li socchiudeva. Al disopra delle siepi spessi lampi gli giungevano, accesi dal sole sulla lucentezza metallica delle foglie; vedeva un nuvolo d'insetti aggirarsi in vortice denso e silenzioso; poi un tafano schizzava rapidissimo intorno al cavallo, gli si librava sul collo, sulle reni, sulla groppa, sfuggendo d'un colpo per ritornare coll'insistenza di una velocit , che nulla poteva stancare. Il viaggio non era lungo.