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Beskrivelse
Estratto: ... Anche i piu grandicelli non avevano nessun mestiere; perche poco prima della mia nascita, la mia famiglia era venuta a Milano da Solbiate Olona, dove mio padre era agente di campagna. Non so come non siamo morti tutti di fame Tutti i miei fratelli buoni a qualche cosa furono messi a lavoro, senza scuola od altro insegnamento. Io e mio fratello Benedetto, nato nel 1855, eravamo troppo piccoli per poter essere messi a bottega. Appena in eta (credo a quattro o cinque anni) fui accettato all'Asilo Infantile posto sul corso Garibaldi (ora Laura Mantegazza, dal nome della fondatrice, madre del senatore Paolo Mantegazza); avevo almeno la minestra a mezzogiorno, e una vesticciuola; alle scarpe spesso dovevano pensare i benefattori straordinari; molte volte, dopo la minestra del mezzogiorno, non c'era piu nulla fino al mezzogiorno dell'indomani, tranne qualche pezzo di pagnotta che mi veniva dato dai vicini, un po' meno poveri di noi. Finiti gli anni dell'Asilo infantile, fui ammesso al Conservatorio della Puerizia, dove pure avevo la minestra e la blouse. Un vecchio dottore dell'Ospedale Maggiore, il dott. Adamoli, mi conobbe come dottore dei poveri; ebbe pieta della mia miseria e fu meravigliato del mio amore allo studio; percio la famiglia ebbe da lui qualche soccorso. Dovevo restare al Conservatorio tre anni, ma vi rimasi, per grazia, un quarto, per usufruire del nutrimento. Ne uscii nel 1868. Il fratello maggiore, Giovanni, era morto nel 1866, a Custoza, caporale nel 65. regg. fanteria; mia sorella s'era maritata, ed era la maggiore; e quindi continuavano le strettezze. All'uscire dal Conservatorio, avrei dovuto mettermi a lavorare; ma alcuni benefattori, cui la direttrice vantava il mio amore allo studio, si occuparono di pagare i libri e le spese di cancelleria, perche proseguissi gli studi nelle scuole elementari; cosi feci la terza e quarta elementare (ora quarta e quinta) dal 68 al 70. Guadagnavo qualche soldo facendo i compiti a...