Biochar di bagassa d'arancia nel post-trattamento delle acque reflue

A causa del crescente problema della scarsità d'acqua e della necessità di preservare l'ambiente, sono stati condotti studi per il riutilizzo degli scarti dell'agroindustria in modo da produrre biochars per promuovere la rimozione dei microinquinanti emergenti nelle acque reflue. Il bioadsorbimento suscita un grande interesse in relazione alla ricerca di nuovi materiali che possono essere utilizzati come adsorbenti, in quanto presenta una proposta promettente, efficiente, economicamente valida ed ecologicamente sostenibile rispetto ad altri metodi di decontaminazione. Sono stati caratterizzati campioni di bagassa d'arancia in natura, biochar e carbone attivo commerciale. I campioni sono stati caratterizzati mediante termogravimetria, misurazioni dell'area superficiale e della porosità, microscopia elettronica a scansione e diffrazione di raggi X. Il modello di Langmuir è risultato il più adatto al biochar. Il modello cinetico che meglio si adattava era quello dello pseudo-secondo ordine e il tempo di equilibrio stimato per il biochar era di otto minuti. Il metodo spettrofotometrico è risultato sicuro, economico e fattibile in tutte le analisi utilizzate.